Chi siamo

 

Storia della Villa

Alla fine del '500 la Repubblica Veneta realizza sul sito attuale della Villa e della contigua Canonica ed a ridosso della sponda sinistra del Canalbianco un unico grande complesso immobiliare adibito a Caserma Militare con ovviamente le stalle per i cavalli.

Questo per fronteggiare gli Estensi che dominavano a sud sino all'opposta riva del fiume.

Con l'avvento Napoleonico la Caserma viene dismessa ed il complesso viene scisso.

Acquistano l'attuale terreno della villa con i sovrastanti fabbricati i nobili toscani Bettini che, con un intervento radicale, realizzano l'attuale impianto della Villa destinandola da subito parte a Farmacia (le due stanze attuali al piano terra sul lato destro entrando) e la rimanente parte ad abitazione.

La facciata anteriore sul lato sud aveva peró la stessa conformazione di quella attuale del lato nord. Viene cioé realizzata la tipica villa padronale veneta con pianta al piano terra composta da salone centrale passante e due stanze per lato, con la scala a sinistra che si inserisce tra le due stanze, con identico distributivo al primo piano e sovrastante ampio granaio a tutta pianta.

La ricchezza dei proprietari permette la realizzazione di pavimenti in terrazzo veneziano (oggi conservati in originale nella prima stanza a destra del piano terra e del primo piano).

Nei primi del '900 la necessità di ospitare nella stessa casa, ma con autonoma abitazione, la nuova famiglia del figlio induce il padre a realizzare per lo stesso autonoma abitazione nel granaio. Con un intervento importante viene "alzato" il fronte sud del tetto e portata cosí la facciata all'aspetto attuale. Risale a tale periodo anche la realizzazione della torretta e del giardino confontancentrale.

Per ben sette generazioni la nobile famiglia Bettini tramanda di padre in figlio l'attività di farmacia che cessa alla fine del secolo scorso.

L'attuale proprietà ha rilevato l'immobile e ha proceduto all'integrale restauro e recupero sotto l'attenta cura della prof.ssa Beatrice Bergo.

Da segnalare e gustare al primo piano i soffitti dipinti delle due stanze del lato sud, il soffitto a cassettoni della stanza a nord-est, nonché i due pavimenti a quadrotti in legno delle stanze sul lato nord sempre del primo piano, tutti risalenti al primo '800.